Apocalisse

olio su tela  giugno 2010    Giulia Iosco

 Senza pretese di sorta ho cercato di dar sfogo a una rabbia immensa. Capita di restar soli a guardare, a cercare di capire il perchè..Eppure alcune cose avvengono con tale facilità, con un senso di abbandono così primitivo, che ogni mia barriera, ogni ostacolo, ogni margine inquieto scioglie i suoi limiti , si dipana su di una superficie indefinita.  L 'olio corre su una tela, fruscia soave su linee già sinuose e coscienti di vita, seguendo argini di fiumi sconosciuti,lontani da qui, lontani da ogni dove, e viaggia. Ecco. Non direi propriamente viaggiare con il corpo, e neppure assopirsi in un mondo illusorio. Piuttosto è rinascere sotto mentite spoglie, avvinghiarsi a quel nuovo barlume di esistenza appena concesso, e afferrandolo, accorgersi che non è nulla di diverso da ciò che si è appena abbandonato. Eccolo..il sogno che nasce...Eccolo ....il sogno che freme e che grida vendetta...Ecco ....che il tuo corpo si riduce al tutto e sintetizza il suo essere...Non ha più niente da nascondere....Non ha piu senso gridare....resta solo il silenzio del vento...il Boato del mare...

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